Trovati 6 documenti.
Albiolo (Albiöö in dialetto comasco) è un comune italiano di 2 673 abitanti della provincia di Como in Lombardia, facente parte dell'area dell'Alto Olgiatese.
Il comune di Albiolo è collocato su una piccola altura della fascia collinare nord-occidentale della provincia di Como, a breve distanza dal confine con la provincia di Varese e a pochi chilometri dal confine tra l'Italia e la Svizzera.
Il nome Albiolo si pensa derivi dal latino alveolus ovvero piccolo alveo, pozza d'acqua, forma diminutiva di alves, oppure dal dialetto comasco "bièl" ossia un trogolo del tipo usato per dare il cibo ai maiali.
Situato su un crocevia di strade che congiungono Valmorea, Albiolo e Cagno si trova l'oratorio di San Martino, detto anche "chiesa di Sant'Anna", uno dei monumenti più antichi di Albiolo. L'antico oratorio, dedicato a San Martino di Tours venerato come protettore degli agricoltori, cambia il suo nome in occasione del voto fatto a Sant'Anna durante la peste del 1630. La chiesa è risalente almeno al XII secolo. Realizzato in stile romanico[, ed è una delle testimonianze d'arte romanica minore nell'ambito della pieve di Uggiate.
Attualmente è adibito al culto di Sant'Anna, ed è un santuario mariano meta di pellegrinaggio, specialmente in occasione della festa di Sant'Anna nel mese di luglio, in coincidenza della ormai centenaria sagra.
Castello Odescalchi
Situato dietro la chiesa della Beata Vergine Annunciata, Il Castello Odescalchi sorge sopra un colle che domina Caversaccio e Cagno. La struttura risale al XIII secolo e pare essere stato costruito su resti murari più antichi, questi antichi resti si pensa possano essere quelli di un deposito di armi di epoca tardo romana. Nel VI secolo era di proprietà della famiglia Odescalchi. Il castello appartenne a colui che sarebbe successivamente diventato il beato papa Innocenzo XI. Successivamente, il castello fu donato ad un ordine di frati che vi soggiornarono per un certo periodo. Oggi è una residenza privata restaurata tra il 2016 e il 2017.
Nel dialetto locale, gli abitanti di Albiolo sono chiamati curbatt, cioè corvi. Il soprannome deriverebbe da una storia popolare secondo la quale la gente di Cagno, vedendo che cresceva dell'erba sul campanile del paese, decise di far salire in cima ad esso per mezzo di una carrucola un asino legato a una corda affinché mangiasse l'erba che era cresciuta. Tuttavia le cose non andarono come essi avevano sperato perché l'asino, che era stato legato per il collo, morì strozzato prima di arrivare in cima. I cagnesi chiamarono quindi gli abitanti dei paesi limitrofi per cucinare e mangiare l'asino e gli albiolesi, arrivati in ritardo, giunsero sul luogo quando ormai erano rimaste solo le ossa della creatura. Dovendosi accontentare, "beccarono" come i corvi i residui di carne. Da qui il soprannome curbatt.
↓ Ecco alcuni consigli di lettura per approfondire la storia del nostro paese ↓
Trovati 6 documenti.
Albiolo : storia di un paese di collina / Mario Mascetti.
[Albiolo] : Comune di Albiolo, [2006] (Valmorea : 2 ERRE)
La casa di Albiolo / Adelaide Regazzoni
Venezia : Marsilio, 1998
Aspetti della civiltà romana nella zona olgiatese / Mario Mascetti
Olgiate Comasco : Circolo culturale Lura Nostra, 1966
[S.l. : s.n.], 2006 (Olgiate Comasco : Prestampa & Stampa Salin)
C'ero anch'io : tra persone, cortili, case e giardini del Bivio / Luigi Civelli
[S.l. : s.n.], 2015 (Como : Grafica Marelli)