Ladri di biciclette
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Bartolini, Luigi

Ladri di biciclette

Abstract: "Roma, 1944, l'ennesimo furto di una bicicletta scatena nel protagonista l'ossessione di ritrovarla, dando vita a un viaggio nel sottobosco di delinquenti, ricettatori e prostitute romani, da Campo de' Fiori a Porta Portese, per recuperare il mezzo sottratto. Un viaggio in una città tentacolare, dove l'aiuto della polizia è un miraggio, e le piccole astuzie di strada sono la norma. "Il bel giovane osservò attentamente, per dritto e per rovescio, la merce che acquistava. Poi, con un gesto bellissimo, elegantissimo, trasse, dal taschino, che gli uomini eleganti portano dietro il sedere, un portafogli di pelle, di quelli a libretto. Era un portafogli di pelle d'antilope. Non ne avevo mai veduto uno uguale, mai ne vedrò uno più bello; e non soltanto durante questi nostri tempacci, orrendi di fame e di torbidi, ma nemmeno, se verranno, in tempi aurei. Il portafogli era gravido di biglietti da cinquecento lire. Sono quei biglietti color rosa che assomigliano, alla lontana, a fette di mortadella di somaro: ma di queste affinità non importa parlare. Essa non contaminava la bellezza del giovane né l'eleganza estrema delle sue dita: non pesanti, quantunque non femminee. Allora, estratto il pacco di biglietti da cinquecento, contò fino a sette. Poi, si confuse un poco. Dovendo contar delle carte da dieci lire, sembrò che, nel contare, annoiato soverchiamente, si confondesse. Tanto ciò è vero, che, mentre contava, avvertì ad alta voce, che gli sarebbe stato necessario contare le piccole carte di bel nuovo. In quanto alle sette carte da cinquecento, indicò, al ladro, che poteva già mettersele in tasca. Ciò che il ladro, con mano impercettibile tremante di contentezza, s'affrettò a fare. Il bel giovane riuscì a contare le rimanenti cinquecento spicciole. Si pose i due copertoni a tracolla, inforcò una bellissima bicicletta d'alluminio, e si dileguò." "Questo romanzo è ancora una delle cose più riuscite e felici di questo dopoguerra." Valerio Volpini"


Titolo e contributi: Ladri di biciclette

Pubblicazione: La nave di Teseo, 01/08/2024

EAN: 9788834619032

Data:01-08-2024

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 01-08-2024

"Roma, 1944, l'ennesimo furto di una bicicletta scatena nel protagonista l'ossessione di ritrovarla, dando vita a un viaggio nel sottobosco di delinquenti, ricettatori e prostitute romani, da Campo de' Fiori a Porta Portese, per recuperare il mezzo sottratto. Un viaggio in una città tentacolare, dove l'aiuto della polizia è un miraggio, e le piccole astuzie di strada sono la norma. "Il bel giovane osservò attentamente, per dritto e per rovescio, la merce che acquistava. Poi, con un gesto bellissimo, elegantissimo, trasse, dal taschino, che gli uomini eleganti portano dietro il sedere, un portafogli di pelle, di quelli a libretto. Era un portafogli di pelle d'antilope. Non ne avevo mai veduto uno uguale, mai ne vedrò uno più bello; e non soltanto durante questi nostri tempacci, orrendi di fame e di torbidi, ma nemmeno, se verranno, in tempi aurei. Il portafogli era gravido di biglietti da cinquecento lire. Sono quei biglietti color rosa che assomigliano, alla lontana, a fette di mortadella di somaro: ma di queste affinità non importa parlare. Essa non contaminava la bellezza del giovane né l'eleganza estrema delle sue dita: non pesanti, quantunque non femminee. Allora, estratto il pacco di biglietti da cinquecento, contò fino a sette. Poi, si confuse un poco. Dovendo contar delle carte da dieci lire, sembrò che, nel contare, annoiato soverchiamente, si confondesse. Tanto ciò è vero, che, mentre contava, avvertì ad alta voce, che gli sarebbe stato necessario contare le piccole carte di bel nuovo. In quanto alle sette carte da cinquecento, indicò, al ladro, che poteva già mettersele in tasca. Ciò che il ladro, con mano impercettibile tremante di contentezza, s'affrettò a fare. Il bel giovane riuscì a contare le rimanenti cinquecento spicciole. Si pose i due copertoni a tracolla, inforcò una bellissima bicicletta d'alluminio, e si dileguò." "Questo romanzo è ancora una delle cose più riuscite e felici di questo dopoguerra." Valerio Volpini"

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