Abstract: “The 12th Room” rappresenta la prima pubblicazione del rinomato pianista, compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso. L’album è composto da un primo disco di 12 brani e un secondo con la Sonata No. 1 in Sol Minore per piano solo composta dallo stesso Bosso. I brani del primo disco, dalla forte carica empatica, rappresentano un percorso meta-narrativo dello stesso Bosso. Sono storie di stanze, che rivelano da dove egli proviene, dove si trovano le radici della musica che scrive. Rivelano i due musicisti che convivono in lui: Il compositore e l'interprete. C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze. Sono le dodici in cui lasceremo qualcosa di noi, che ci ricorderanno. Dodici sono le stanze che ricorderemo quando passeremo l’ultima. Nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare. (EGea Music) «“The 12th Room” è un doppio album, o forse sono due storie e una sola allo stesso tempo. Il primo disco (di 56 minuti) è composto da dodici brani, tra cui quattro inediti e sette di repertorio pianistico. Più un brano così inedito da non essere nemmeno mai stato eseguito dal vivo. Il secondo contiene invece la Sonata No. 1 in Sol Minore, che pur senza interruzioni è composta da tre movimenti, ed è della durata di circa 45 minuti. I due dischi sono anche esattamente la scaletta del mio ultimo concerto in piano solo. I brani, come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta-narrativo. Quelli di repertorio rivelano anche da dove provengo, dove si trovano le radici della musica che scrivo. Rivelano i due musicisti che convivono in me: Il compositore e l’interprete. Soprattutto sono storie di stanze. Stanze a cui appartengo, o che appartengono alla mia esperienza o semplicemente che appartengono alla storia delle stanze stesse. Alcuni sono i brani che mi hanno aiutato a tornare a suonare, ad uscire dalla “stanza”, quelli con cui ricomincio a studiare. Altri sono brani dedicati da altri compositori a storie di stanze o concepiti da esperienze avute da loro con esse. Mi sono reso conto che in fondo anch’io ho scritto su stanze in passato, e non ci avevo mai fatto caso. Il primo disco rappresenta per me la preparazione alla Sonata, come fossero porte collegate che ci guidano da una stanza all'altra. Ma alla fine, come sempre, è quella storia che non puoi raccontare. Forse seguendola vi riconoscerete o vedrete che tipo di storia era. Perché per me, se racconti una storia la cambi ed è anche per questo che esiste la musica. Per farcele vivere le storie. Io posso solo provare a darvi gli elementi, gli strumenti e aiutarvi un po’ a farlo. E se la regola dice che non si svela mai la fine di un libro o di un film, non si dice mai l’ultimo accordo di un brano. L’album è stato registrato quasi live e con pubblico in sala al Teatro Sociale di Gualtieri tra il primo e il quattro settembre 2015. Ogni suono che sentirete è prodotto interamente dal pianoforte e le dinamiche sono state mantenute rispettando l’esecuzione, la postproduzione è stata minima e basata sul concetto di far avere all’ascoltatore l’esperienza di sentirsi quasi dentro il pianoforte, come fosse il pianoforte stesso una stanza in cui entrare.» Ezio Bosso
Titolo e contributi: The 12th room / Ezio Bosso, piano solo
Pubblicazione: [Perugia] : Egea Music, 2015
Descrizione fisica: 2 CD
EAN: 8058333570228
Data:2015
Paese: Italia
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Biblioteca | Collocazione | Inventario | Stato | Prestabilità | Rientra |
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